Ogni anno guardo con invidia le foto e i report delle gare francesi come la Trans Savoie o la Trans Provence e anche vedere il percorso di gara come il Drei-Laender-Enduro al passo Resia, capace di sfruttare i vari sentieri e i collegamenti per mostrare l’intera valle salendo e scendendo su entrambi i versanti, mi ha fatto venire voglia di capire se era possibile creare qualcosa di simile nella nostra bassa Valle: un percorso divertente e al tempo stesso sfidante che potesse mostrare quanto hanno da offrire questi pendii.
Pian piano, parlando con gli amici, vedendo e provando nuovi sentieri, l’idea prende forma, ogni volta che se ne parla se ne aggiunge una parte, “si potrebbe fare anche quello” “si, e poi lo colleghiamo con l’altro” e, morale della favola, esce un percorso che parte da Talamona e arriva a Colico (ripensandoci adesso potrebbe partire anche dalla Sirta..)
Definita un idea di percorso bisogna solo trovare qualcuno che effettivamente voglia metterla in atto. I calcoli approssimativi spaventano, ma le sfide mi attraggono. Sfruttando l’avvicinarsi di una gara bella tosta, Lele ed io lo prendiamo come test.
Partenza presto, un po’ di bei muri salendo per Talamona per sciogliere le gambe, una bella classica discesa polverosa per svegliarsi, una breve sosta per fare rifornimento di sacher e brioches e via per seconda salita. Più dolce, perfetta per far girare le gambe e in poco tempo siamo al PX (che non c’è più..). Pausa dolcetto e giù, quasi d’un fiato (dannata catena) e un quarto d’ora dopo arriviamo in fondo, ancora in tabella di marcia.
Due salite verticali, inframezzati da due divertenti traversi, ci portano a Delebio. Causa scarsa conoscenza ci tocca saltare il sentiero che avevamo in mente e fare un classico Gend, sempre più divertente e sempre più bello.
Siamo già intorno ai 1600 metri di dislivello e decidiamo di saltare la sosta carbonara perché probabilmente poi non saremmo più ripartiti.
Altro traverso, una parte del sentiero del Viandante (ormai autostrada del Viandante) e prendiamo la sterrata verticale verso Rusico e le due Torri, quest’anno in versione aggiornata con meno canale e più slalom. La salita a metà è rimasta, non preoccupatevi!
Ultima fatica, direzione Rossa (tornante, l’alpe sarebbe stata troppo!). Ciliegina sulla torta: freschi come delle rose, condizioni della discesa perfette, un biliardo, ottimo grip, atterraggi morbidi in caso di errore! Ottima scelta come penultima discesa.
Breve risalita (a spinta per me) nei sassi ed ecco il dolcetto: San Rocco, rivisto e allungato, breve ma stupendo, ottima chiusura.
Il Garmin alla fine segna 47 km, 2657 metri, la birra segna 9°, la pizza non si è nemmeno vista, il rientro sulla ciclabile a Morbegno mi fa capire che Colico non è esattamente sulla stessa curva isometrica aumentando di un po’ di più i numeri sopra riportati.